World Master International Championships

Il 20 Agosto 2022, ero a Rozzano e i campi andavano passati con il rullo, nel centro c’ero solo io, così verso le 11.00 ho scritto questo messaggio al mio Coach : “se voglio vincere i Mondiali… il viaggio parte da qui!”. Non so se ero seria o divertita, so solo che li avevo già in testa e nel cuore! Da lì è partita una super caccia agli sponsor.

Ho mandato più di 250 mail e messaggi a svariate imprese e anche a personaggi famosi, ho scritto anche a Fedez (essendo lui di Rozzano e avendo dato dei soldi per ristrutturare un parco in città), a Kate del Castillo una delle mie attrici preferite per la Tequila Honor, alla Red Bull e a tanti altri. Una volta raggiunta la cifra che mi serviva mi sono fermata perché cercare sponsor è un vero e proprio lavoro e non avevo molto tempo libero. Sono stata fortunata a trovarli e li ringrazio uno ad uno perché la medaglia è un po’ anche loro. Kinesia, Pneumatici Valtellina, Gear, 9ren, 3Z, My last Rose, Mantha, Termoidraulica Marcionni Davide, Termoidraulica Marcionni Corrado, Rifugio Gino e Massimo, il Ciliegio, Centro Ergonomico Italiano, Naturveg, GFserramenti, Ciemme Grafica, Fornera Giovanni, Sicari Massimo, String Project e Profiling Coaching.

L’11 Novembre a 138 giorni dai Mondiali ho creato il foglio Obiettivi. Ho fatto una lista di due fogli, più pensavo ai Mondiali più scrivevo, e per fortuna il foglio è finito, il mio Coach mi ha fatto qualche “correzione”, ma li ha approvati e quindi ero tranquilla perché se per lei potevo realizzarli voleva dire che potevo farcela, anche se erano davvero tanti! I mesi di preparazione sono stati lunghi, intensi e altalenanti e scanditi da qualche giorno di riposo, qualche uscita in MTB, qualche escursione in montagna, ma sempre senza esagerare con il dislivello. I miei compagni di allenamento sono molto bravi a sopportarmi perché tendenzialmente io ho le mie cose a cui pensare, sono molto pretenziosa con me stessa e non sempre di buona compagnia. In questi mesi fuori dal campo mi sono alimenta bene, ho fatto esercizi di visualizzazione, stretching, meditazione e tanti auto trattamenti di Reiki. Penso che la parte più difficile è frustrante della preparazione sia stata sul finale, in particolare il pre-partenza nelle due settimane precedenti. Mi si era tagliato un punto della mano, ho dovuto giocare con un garza protettiva e sentivo dolore fino a pochi giorni dalla partenza.

Avevamo spuntato tutti gli obiettivi e adesso??? Io ero quasi preoccupata perché avevo fatto due settimane di “scarico adrenalico”, il mio Coach mi aveva dato degli esercizi da fare a casa per stare tranquilla, e poi mi continuava a ripetere che una volta arrivato il giorno iniziale del torneo l’adrenalina sarebbe tornata. È così è stato. Venerdì 24 Marzo io e il mio compagno di doppio, Edoardo Ghirnghelli, abbiamo fatto un lungo viaggio, ma appena arrivati al Ali Bay Tennis Center la voglia di colpire la palla e provare i campi era tantissima e abbiamo giocato un pochino; ero troppo felice! Il giorno dopo abbiamo esordito in doppio. Edoardo è il numero due d’Italia nella sua categoria e ha già partecipato a vari tornei del Circuito, ma era anche per lui il suo primo Mondiale!

Non giochiamo benissimo all’esordio, ma vinciamo contra la coppia Russa. Il secondo turno ci troviamo subito il numero 1 e la numero 2 del mondo… Beh, non avevamo nulla da perdere ed essere degli Outsider un po’ ci stimolava, così giochiamo i primi 8 games incredibilmente bene, con scambi al cardiopalma, con il pubblico che applaudiva ogni punto, ma nonostante la stupenda lotta loro sfruttano al meglio le occasioni e vincono il primo set. Nel secondo anche se il nostro livello di performance è stato sempre alto, loro hanno preso fiducia e non hanno più commesso alcun errore. Al contempo nel doppio femminile, che era la categoria a cui puntavo di più perché mi sento più forte, siamo uscite subito di scena agli Ottavi di Finale contro due tedesche. Nel primo set la mia socia non ha espresso un buon tennis e io ho dovuto coprire 3/4 di campo, nonostante tutto arrivavamo sempre ai pareggi. Nel secondo set è entrata in partita, e abbiamo iniziato a giocare davvero il doppio, però nei momenti importanti ho commesso degli errori ingiustificati. Mi sentivo un po’ in dovere di fare il punto mentre invece avrei dovuto forse far giocare un po’ di più Patricia visto che era rientrata in sé!

Mi rimaneva il singolare. Nella prima partita vinco agile con una Argentina numero 64 al mondo. Nella seconda “faccio fuori” la testa di serie numero 2, la canadese ex 534 WTA, in una super lotta di 3 ore al terzo set. Ho giocato benissimo tutto il match, ma ero sotto al terzo 5/3 40/15… In quel momento ho pensato, voglio stare ancora qui “corri Forrest, corri! Pensa che figata se la rimonti e vinci, stay strong, anima racing, credici, fiducia, respira!”. Scambio lungo e sbaglia uno dei pochi rovesci che ha sbagliato in tutto il match. Questo vuol dire solo una cosa, ha paura di perdere! 40/30 tiro un backspin raso rete a metà campo la palla non si alza e lei tira in rete; 40/40 pari, palla carica centrale, lei tira in rete. Non ricordo gli altri punti, ma ricordo bene che ne ha fatti ben pochi da lì in poi. Quando ho capito che aveva paura, in me è scattato qualcosa. Quando è finita la partita ho urlato un Vamos che dal campo A3 mi hanno sentito fino alla Reception. Ero troppo felice, ma dovevo contenermi non potevo fare uscire le emozioni, dovevo tornare ad essere centrata, perché il giorno dopo c’era un altro match. Ricordo che Edoardo a cena mi disse: “dovresti essere soddisfatta della tua partita e invece non sembra”. Non ho potuto dirgli la verità così ho optato per parlare dell’Inter in modo che non avremmo più parlato della mia partita. Ero felice, davvero, provavo anche qualcosa di più della felicità, ma non potevo permettermi di farla uscire, sarebbe stato troppo pericoloso, avrei rischiati di scaricarmi. Quella partita valeva quanto una finale, ma non era il momento di festeggiare.

Il giorno dopo ho giocato i Quarti di Finale contro una tedesca. Ero in totale fiducia dal match precedente e mi entrava qualsiasi cosa. Sono in semifinale! Sono a Medaglia! C’è un giorno di riposo, per alcuni può essere di aiuto, ma per me è stato deleterio. Odio i giorni di riposo e anche questa volta, invece di aiutarmi mi ha annientato. Mi ha ucciso fisicamente perché scendendo l’adrenalina ho sentito i dolori, mentalmente, perché non ero più nel qui e ora come nei giorni precedenti, e questo significa che non ero più sulla performance, ma sul risultato e non può esistere questa cosa soprattutto in un Campionato del Mondo.

La Semifinale l’ho giocata bene ma non benissimo, non potevo muovermi come al solito per un dolore all’adduttore e quindi ho pensato fosse una buona idea prendermi dei rischi in più, rischi però che tecnicamente il mio tennis non è ancora pronto a correre. Così nonostante i games siamo stati lottati, Ellen Linsenbolz mi ha battuto. Oltre a vincere con me ha vinto il Doppio Misto, il Doppio Femminile e il giorno seguente il Singolare. Ha fatto il Triplete, ed è la numero uno al mondo Over 30 in tutte le categorie senza mai perdere un set! Che giocatrice! Non vedo l’ora di rivederti e di avere la rivincita con te Ellen, mi allenerò sui punti deboli e sul gestire il vuoto, e sono sicura ne uscirà una sfida incredibile con i nostri differenti stili!

Da questi Mondiali porto nel cuore un’esperienza incredibile, un terzo posto in singolare al mondo, ed un primo posto italiano nelle gare Doppio Misto, Doppio Femminile e Singolare! Ci tengo a ringraziare tutti gli atleti dell’Accademia Sport Olistico®, gli amici, e tutte le persone che in questo periodo hanno mandato messaggi, pensieri, energia! Ed infine… Grazie Coach per avermi aiutato a portare alla luce un altro fantastico sogno!!! E adesso, qualche giorno di riposo, e via al prossimo obiettivo.

-364 ai prossimi World Individual Master Championship 2024! La caccia agli Sponsor è iniziata!

Sara Marcionni

Author: Tennis Olistico

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